L’avvocatura e la modernità – l’applicazione dei mezzi di giustizia alternativa.
Iscritti più di 750 avvocati. Già un successo! L’incontro è volto a diffondere al mondo delle imprese, ai cittadini, ma anche agli stessi colleghi l’efficacia e i contenuti dei cd mezzi di giustizia alternativa, nella complessità della nostra “modernità” E’ da tempo che sostengo la necessità di ampliare le competenze dell’avvocatura e, soprattutto, di quanto possa essere sempre più importante il ruolo degli avvocati nella gestione diretta della Giustizia e nella disincentivazione del ricorso al contenzioso avanti il Giudice togato, a prescindere. Con quali strumenti? mediante i “mezzi alternativi” come l’arbitrato, la negoziazione assistita, la mediazione, la conciliazione. Infatti, il numero di processi civili sfiora ancora i 5.000.000, un numero esorbitante che rischia di allontanare il cittadino dai valori democratici per “denegata giustizia”. Il Legislatore ha ricercato “…mezzi alternativi di risoluzione delle controversie in tutti i modi possibili” e quindi ha, dapprima imposto obbligatoriamente la mediazione, come condizione preliminare per esperire l’azione giudiziaria, poi ha permesso il passaggio della controversia dal Giudice ordinario ad un Collegio Arbitrale, ed ancora ha affidato agli avvocati e alle parti la legittimazione a definire le liti con un accordo, la c.d. negoziazione assistita. Sempre più importante è diventato il ruolo dell’avvocatura. Noi avvocati, per formazione, per cultura, per “forma mentis” abbiamo una funzione sociale importante, soprattutto nella nostra “modernità” e occorre cogliere la sfida. Già nel lontano 1881 l’Avv. Zanardelli, Ministro della Giustizia nel governo Depretis, dichiarava “L’avvocatura può dirsi non una professione soltanto ma una istituzione che si lega con vincoli invisibili a tutto l’ordinamento politico e sociale, l’avvocato senza avere pubblica veste, senza essere magistrato, è certamente interessato all’osservanza delle leggi, veglia sulla sicurezza dei cittadini, alla conservazione delle libertà civiche, porta la sua attenzione su tutti gli interessi.”
Noi avvocati possiamo essere innovatori e protagonisti del cambiamento positivo.
Dobbiamo cambiare passo!