Smart Lawyer

CONSULENZA PREVENTIVA

PER AFFRONTARE CON VELOCITÀ E COMPETENZA LE VICENDE DELLA CONTEMPORANEITÀ

Perché Smart Lawyer?

L’idea nasce dal concetto di Smart City, ovvero città intelligente, è nato alcuni anni fa nei laboratori dell’IBM; allude all’idea di una città governata in tempo reale tramite la circolazione istantanea delle informazioni favorita da Internet. L’idea della “città smart” è diventata poi un obiettivo strategico per la crescita economica della vecchia Europa.

Di conseguenza la strategia Europa 2020 punta a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio attraverso l’obiettivo di creare città intelligenti.

In un mondo che cambia l’UE si propone di diventare un’economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l’UE e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.

Sono 6 le direttrici principali attraverso cui si realizza la smart city


SMART MOBILITY


SMART ENVIRONMENT


SMART ECONOMY


SMART LIVING


SMART GOVERNANCE


SMART PEOPLE

Vale a dire mobilità, ambiente, economia, stile di vita, governo e cittadinanza.

Una città intelligente è una città che si impegna nel costruire una economia intelligente.

Tra i requisiti di un’economia intelligente vi è quello di garantire con efficacia ed efficienza la certezza del diritto, in ogni campo.

I tempi patologici della giustizia togata nel nostro Paese, che non possono essere fatti ricadere solo sulla Magistratura, costituiscono un forte deterrente per gli investitori stranieri, ma anche una grave elemento di diseconomicità per gli imprenditori locali e per i cittadini che non ottengono risposte in tempi brevi.

La smart economy, dunque, necessita un approccio intelligente e innovativo al rapporto tra esigenze dell’impresa e prestazione dell’attività di avvocato.

Dunque, lo Smart Lawyer per una Smart Economy

Una visione Smart della professione di avvocato deve tendere a:

  • favorire il ruolo della consulenza preventiva dell’avvocato sempre più coinvolto nei processi che portano al formare la decisione, affinchè la stessa, che solitamente prende corpo attraverso una forma contrattuale, o comunque attraverso l’adozione di un atto, riduca al minimo la possibilità dell’errore giuridico;
  • favorire la soluzione delle controversie attraverso l’adozione nei contratti di clausole compromissorie che prevedano il deferimento concordato tra le parti contrattuali della soluzione della controversia all’Arbitrato, alla cosiddetta “Giustizia Alternativa”.

 “Smart Lawyer” è l’avvocato

  • che favorisce il suo ruolo consulenziale, in quanto sempre più coinvolto nei processi di tutela preventiva;
  • che adotta il metodo di intervenire preventivamente con consulenza “ad hoc” potendo così svolgere anche una funzione sociale di prevenzione del conflitto.
  • che si prefigura un nuovo scenario nella relazione tra l’avvocato e il cliente con l’intento di rendere più “fattiva”, più “veloce”, più “intelligente”, più “Smart” appunto la prestazione del legale ed il rapporto con l’impresa.
  • che non esclude, ove previste, forme sussidiarie e alternative di risoluzione delle controversie, alle quali accedere liberamente ove lo si voglia.
  • che applica il principio dell’equo compenso: tariffe trasparenti ed eque; costi preventivati sulla base dell’attività legale effettivamente svolta attraverso la tariffa prevista dal DM 55 del 2014 e successive modifiche.

Un dialogo aperto

Il mondo dell’impresa più di ogni altro comparto della società civile si misura quotidianamente con l’incessante mutamento delle realtà produttive, a seguito del fenomeno della globalizzazione, ma anche per effetto della crisi pandemica di questi ultimi anni e, all’interno di questo mondo, che l’impresa ha intrapreso la strada dell’innovazione e del cambiamento tanto da riuscire a competere nella complessa contemporaneità.

Questo mondo è dunque il più sensibile all’innovazione e dunque alla prefigurazione di un nuovo scenario nella relazione tra l’avvocato e il cliente con l’intento di rendere più intelligente, più celere, più competitiva, dunque “smart” la prestazione del legale nel rapporto con l’impresa.

Ed ancora. Se andiamo a rileggere il primo discorso all’avvocatura dell’Avv. Zanardelli, pochi anni dopo la costituzione dello stato unitario, troviamo la straordinaria intuizione di come l’avvocato deve saper ridisegnare il proprio ruolo nel dialogo con la società che gli è contemporanea, un principio attualissimo e che si applica anche oggi, così si esprimeva: “L’avvocatura può dirsi non una professione  soltanto  ma una istituzione che si lega con vincoli invisibili a tutto l’ordinamento politico e sociale, l’avvocato senza avere pubblica veste , senza essere magistrato, è certamente interessato all’osservanza delle leggi, veglia sulla sicurezza dei cittadini, alla conservazione delle libertà civiche, porta la sua attenzione su tutti gli interessi”.

Lo Smart Layer è dunque l’avvocato che si impegna a ridisegnare il perimetro della propria professionalità in perfetta coerenza con il mutamento degli scenari socioeconomici che gli sono contemporanei, la rivoluzione 4.0, la digitalizzazione, l’avvento dell’intelligenza artificiale e non da ultimo i tanti problemi insorti per il recente Lockdown.

Lo Smart Lawyer si confronta con i problemi reali dell’impresa, del cittadino con l’intento di proporre adeguate strategie per giungere alla soluzione del conflitto nell’interesse del cliente: innovazione e competenza.

L’avvocatura può dirsi non una professione  soltanto  ma una istituzione che si lega con vincoli invisibili a tutto l’ordinamento politico e sociale, l’avvocato senza avere pubblica veste , senza essere magistrato, è certamente interessato all’osservanza delle leggi, veglia sulla sicurezza dei cittadini, alla conservazione delle libertà civiche, porta la sua attenzione su tutti gli interessi

Primo discorso all’avvocatura dell’Avv. Zanardelli, pochi anni dopo la costituzione dello stato unitario.