Ufficio del processo: un nuovo organismo basato su nuovi modelli orientati all’efficienza del processo civile

Nell’ottica dell’efficienza degli Uffici Giudiziari che il Governo sta perseguendo di grande interesse è l’istituzione dell’Ufficio del Processo.

Nell’agosto scorso con la legge 114 è stato anche istituito l’”Ufficio per il processo” che “ viene adottato per fornire adeguate soluzioni ad alcuni dei problemi che ostacolano l’offerta di un miglior servizio giustizia”. 

Finalmente è emersa la consapevolezza che occorre perseguire con tenacia la realizzazione, non teorica, ma effettiva, del giusto processo e della sua ragionevole durata. L’esigenza di porre un freno alla continua dilatazione dei tempi della giustizia e di favorire la sua modernizzazione non è più rinviabile.

Nel sistema giustizia verranno introdotti nuovi modelli orientati all’efficienza del servizio e soprattutto dovrà essere messa in campo una nuova metodologia di organizzazione del lavoro del personale e dell’amministrazione giudiziaria.

Spetterà al Ministro per la Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura, nelle rispettive competenze, dare attuazione alla costituzione dell’Ufficio del Processo. Leggendo il vecchio testo della relazione al Disegno di legge del 2007 che già prevedeva l’istituzione dell’Ufficio per il processo si possono provare a prospettare delle possibili funzioni: lo scopo del nuovo organismo, recitava la relazione del 2007, sarà quello di “consentire il miglior utilizzo degli strumenti analitici, statistici ed informatici, nonché realizzare la circolazione delle esperienze e delle pratiche professionali più virtuose”. Il modello organizzativo dell’Ufficio del processo sarà presente in tutti gli uffici giudiziari. L’ufficio dovrà garantire lo svolgimento di tutte le funzioni necessarie per assicurare assistenza all’attività dei magistrati, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie; dovrà assicurare la ricerca dottrinale e giurisprudenziale, la cura dei rapporti con le parti ed il pubblico, l’organizzazione dei flussi dei procedimenti, la formazione e tenuta dell’archivio informatizzato dei provvedimenti emessi. Il magistrato verrebbe sollevato dallo svolgimento di attività esecutive e routinarie accelerando i tempi per la conclusione dei procedimenti affidati. Tutti obiettivi condivisibili e utili allo sveltimento della macchina della giustizia; non c’è che da augurarsi che si riparta da queste funzioni.

Faranno parte dell’Ufficio del processo i giudici ausiliari, i giudici onorari di tribunale, coloro (laureati in giurisprudenza) che svolgeranno o il tirocinio formativo a norma dell’art. 73 del DL nr. 69/2013 convertito con modificazioni dalla Legge nr. 98/2013 o la formazione professionale dei laureati a norma dell’art. 37 comma 5 del DL nr. 98/2011 convertito con modificazioni dalla Legge nr. 111/2011(Lo svolgimento delle attività previste sostituisce ogni altra attività del corso del dottorato di ricerca, del corso di specializzazione per le professioni legali o della pratica forense per l’ammissione all’esame di avvocato..

L’ufficio del processo potrà garantire un accesso rapido e diffuso alle informazioni e contribuire a decongestionare gli archivi cartacei delle Cancellerie.