Mi riferisco al mio precedente editoriale del 16 Giugno u.s., dove mi auguravo che l’iter parlamentare della Proposta di Legge che disciplinava la “negoziazione assistita” gestita da avvocati, presentata alla Camera su iniziativa dei deputati Venittelli, Biffoni, Leva, Tartaglione, Ventricelli e Zanin, potesse aver buon esito.
Il Consiglio dei Ministri, lo scorso 29 Agosto, tra gli interventi di degiurisdizionalizzazione e processo civile ha dato il via libera alla convenzione di negoziazione assistita gestita da avvocati.
Lo stesso Ministro Orlando ha dichiarato, tracciando le linee guida del decreto, che occorre “degiurisdizionalizzare la domanda di giustizia, cioè togliere ciò che non è strettamente necessario davanti al Giudice.
E’ in atto l’accoglimento del principio innovativo ed ora, fondamentale per l’avvocatura, riconoscere alla categoria degli avvocati la “funzione accertativa”.
Quindi si vuole realizzare una “procedura” gestita dagli avvocati delle rispettive parti affinchè le stesse raggiungano un accordo.
In questo modo oltra ad evitare una causa civile, le parti possono ottenere una rapida soluzione alla controversia insorgenda con la formazione di un titolo esecutivo stragiudiziale.
Anche il Giudice potrà invitare a procedere alla negoziazione.
I tempi della procedura non potranno essere inferiori al mese e superiori a quattro.
La stessa procedura di negoziazione assistita regolerà le separazioni personali consensuali, le procedure di cessazione degli effetti civili o di scioglimento del matrimonio, di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
Non rimane che verificare, nei prossimi 60 giorni, l’iter del Decreto in Parlamento.