Deflazione del contenzioso – la negoziazione assistita degli avvocati e assegnazione delle cause “congelate” ad Arbitri

Il Ministro della Giustizia Orlando ha annunciato, durante l’audizione al Senato, che la situazione della giustizia civile è tra le emergenze da affrontare, soprattutto per il peso dell’arretrato: i procedimenti pendenti al 30 giugno 2013 erano 5,2 milioni.
Una delle strade indicate per ridurre le liti passa proprio per il potenziamento delle soluzioni stragiudiziali con il coinvolgimento degli avvocati.
In particolare:

  • prevedere la possibilità di trasferire avanti il Collegio Arbitrale o ad un Arbitro Unico le cause civili pendenti avanti gli uffici giudiziari che risalgono ad oltre 4/5 anni o che sono “congelate” per assenza/trasferimento del Giudice affidatario;
  • introdurre la negoziazione assistita dagli avvocati, secondo il modello francese: una procedura cogestita dai legali delle parti che conduca a un accordo conciliativo, evitando il giudizio e formando un titolo esecutivo in tempi brevi.

Secondo il Ministro Orlando la “negoziazione assistita dagli avvocati” potrebbe essere fortemente valorizzata per gestire le separazioni e i divorzi consensuali, per quei casi in cui il marito e la moglie decidono insieme di “sciogliere” il vincolo matrimoniale e concordano sulla regolamentazione dei rapporti personali e patrimoniali a condizione che non vi siano coinvolti figli minori o con gravi handicap.
La procedura “negoziata” con l’assistenza degli avvocati si esaurirebbe con l’intesa raggiunta tra i coniugi, autenticata dagli avvocati e meramente ratificata dal Giudice che si limiterebbe a omologare l’accordo (nelle separazioni) o a pronunciare la sentenza (nei divorzi).