Consulenza legale preventiva e giustizia alternativa: una soluzione dei conflitti “adeguata”.

Consulenza legale preventiva e giustizia alternativa: una soluzione dei conflitti “adeguata”.

I Metodi di Giustizia Alternativa (o ADR secondo l’acronimo internazionale) sono tutti quei procedimenti informali, semplici, riservati, rapidi e flessibili, (negoziazione, mediazione, arbitrato, combinazione di questi due) alternativi a quello giudiziario e finalizzati a pervenire alla risoluzione del conflitto senza dover ricorrere all’intervento della giustizia ordinaria, valorizzando invece il potere delle parti di disporre delle proprie controversie.

Si tratta per la maggior parte di metodi “amicali” che, seppure sussidiari alla giurisdizione, favoriscono l’accesso alla giustizia.

Con particolare riferimento alla flessibilità dei metodi e del modello di giustizia che rappresentano, il significato della A, che in origine stava appunto per “alternativa”, è stato più recentemente sviluppato in “appropriata” o “adeguata” .

Questa visione individua – correttamente – un unico modello di risoluzione delle controversie che, in base alle particolari esigenze del singolo caso, troveranno la soluzione più appropriata tramite il ricorso alla giustizia ordinaria o a un metodo alternativo, escludendo così il dualismo tra la giurisdizione statale e le procedure private e informali.

A differenza del sistema processuale di risoluzione delle controversie, impostato su una logica “competitiva” (fondata sull’antitesi tra ragione e torto, vittoria e sconfitta), i sistemi di ADR rispondono generalmente a una logica “cooperativa” fondata sul superamento della trattativa “di posizione”, per concentrarsi sulla comunicazione finalizzata a fare emergere gli “interessi” delle parti, in modo da facilitare la ricerca di accordi soddisfacenti per entrambe.

Tutto questo ha richiesto all’avvocato un ampliamento della formazione e delle competenze in diritto che oggi comprende la comunicazione, le tecniche di mediazione e conciliazione, la gestione del conflitto. L’avvocato ha la competenza per rendere consapevole l’assistito dei suoi diritti, capirne gli interessi, e aiutarlo a trovare lo strumento che meglio si adatta alla natura e alle peculiarità della singola controversia, in modo da ottenere l’esito qualitativamente migliore possibile, che non è detto coincida sempre con il processo. I metodi di ADR, non devono essere intesi come un ripiego sostitutivo del processo, che in determinate situazioni è ineliminabile e rimane l’unica via percorribile, o una “giustizia privata” nel senso spregiativo del termine, ma sono invece la via per rilanciare l’efficienza della giustizia civile e dare maggiori garanzie di tutela dei diritti a cittadini e imprese, mettendo in campo le competenze e la professionalità degli avvocati, in alternanza agli stessi magistrati.

Ed ancora!

Recarsi dall’avvocato prima che le circostanze che si stanno valutando si trasformino in fatti negativi è un elemento importante che deve entrare nella cultura del nostro tempo. Sono tante le azioni, i comportamenti, le scelte della vita quotidiana che devono essere valutate anche nei loro effetti, o rispetto alla condotta che occorre tenere nei confronti di determinate scelte, comportamenti, azioni che a nostra volta subiamo dall’altro. In tutti questi casi occorrerebbe rivolgersi – prima – all’Avvocato.

La città di Reggio è stata definita, e a ragione, una “Smart City”, una città intelligente.

La città intelligente è quella che si impegna nel costruire una economia intelligente e, tra i requisiti di un’economia intelligente, c’è quello di garantire la certezza del diritto con efficacia ed efficienza in ogni campo, in particolare nei rapporti commerciali. La “smart economy” necessita di un approccio intelligente al rapporto tra esigenze dell’impresa e prestazione dell’attività di avvocato che ne incoraggi il ricorso all’intervento preventivo, richiedendo una consulenza “ad hoc”, potendo, l’avvocato, svolgere anche una funzione sociale di prevenzione del contenzioso. Favorire il ruolo della “consulenza preventiva” dell’avvocato, coinvolgendolo sempre più nei processi che portano a formare una decisione, si tratti di un contratto, dell’adozione di un atto, di una scelta o della redazione di una semplice lettera, si tradurrà nel ridurre al minimo la possibilità d’errore e dell’inizio di un contenzioso.

Avv. Massimo Romolotti