Qual è la funzione sociale dell’avvocato?
Quali sono le esigenze che si presentano nella vita sociale dei potenziali clienti, alle quali dare un’adeguata risposta? Come trasformare la professione di avvocato?
Sono alcune domande che mi sono posto recentemente a fronte dell’ennesima scoperta che un “potenziale” cliente aveva consegnato atti giudiziari al proprio consulente, un commercialista!
In questi 25 anni di professione sono stato testimone di una costante ed irrimediabile perdita di tutte le importanti “funzioni” dell’avvocato, che non siano quella “giurisdizionale”.
Penso alla consulenza, alla contrattualistica. Chi fa i contratti? Tutti!, ad eccezione degli avvocati!
La funzione “esecutiva” è passata ai Notai. Qual è stata la ragione legittimante che ha abilitato i Notai a gestire le esecuzioni immobiliari?
La funzione del “recupero crediti”, che, peraltro ha necessità di una riforma strutturale è ormai businnes di Agenzie specializzate.
La consulenza preventiva effettuata con competenza, criterio a prezzi equi potrebbe essere il giusto grimaldello per disinnescare un contenzioso che per quantità e poca qualità ha portato il nostro Paese a livelli preoccupanti, tanto da legittimare una generalizzata sfiducia verso il potere giudiziario.
La Magistratura oltre al potere decisionale suo proprio, continua ad esercitare poteri accertativi ed esecutivi che ritengo, abbiano rallentato ancora di più la “gestione amministrativa” della Giustizia.
Ed allora perché non collaborare!
Non sono il primo a sostenerlo e non sarò nemmeno l’ultimo, ma mi domando cosa osti a riservare agli avvocati l’emissione dei decreti ingiuntivi, anche sotto il controllo del Consiglio dell’Ordine.
Una volta fatta la richiesta di pagamento il debitore può decidere di pagare nelle mani dell’avvocato il dovuto o proporre opposizione con atto di citazione davanti al Giudice Ordinario.
Le separazioni consensuali sono ancora gestite dai Presidenti dei Tribunali con un’inutile udienza di comparizione delle parti, quando basterebbe un verbale sottoscritto dalle parti e dai rispettivi avvocati.
Anche gli accertamenti tecnici preventivi potrebbero essere affidati agli avvocati come il rilascio delle copie e le notifiche degli atti giudiziari. Perché no?
Ma non basta! Tutto il sistema delle esecuzioni mobiliari ed immobiliari potrebbe passare agli avvocati. L’avvocato potrebbe individuare i beni del debitore e procedere personalmente al pignoramento. Perché ricorrere ancora all’Ufficiale Giudiziario? L’avvocato potrebbe gestire l’intera esecuzione sia mobiliare che immobiliare.
Oltre alla redazione dei contratti gli avvocati spesso redigono transazioni che potrebbero essere considerate “esecutive”, in modo tale che, in caso di inadempimento, non si debba ricorrere all’acquisizione del “titolo esecutivo”, ma, a contrario, si possa procedere immediatamente all’intimazione di pagamento.
È indubbio che siamo testimoni attoniti di una vera e propria caduta del potere dell’avvocatura e della crisi della professione di avvocato.
Sono convinto che l’estensione delle competenze agli avvocati e l’individuazione di nuovi settori di lavoro possano aiutare la categoria ad affrontare la “crisi” della professione che è strettamente collegata con la crisi economica che ha colpito il nostro Paese, favorendo, nel contempo, un migliore svolgimento di una delle funzioni fondamentali dello stato di diritto : lo “Ius dicere”.